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Non sottovalutare l'impatto della qualità e della disponibilità di acqua

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Testare la qualità dell'acqua e garantirne un'adeguata disponibilità è fondamentale, avvertono gli specialisti dell'alimentazione dei suinetti AB Neo.

Con il crescente interesse per l'aggiunta in acqua di farmaci e prodotti come gli acidificanti, in alcuni casi per pianificare l'eliminazione dello zinco, AB Neo raccomanda una revisione approfondita del sistema di approvvigionamento idrico utilizzando test dell'acqua alla fonte e in loco, oltre all'installazione di abbeveratoi temporanei se necessario.

"Se ci sono problemi di qualità dell'acqua o di accessibilità sia prima che dopo lo svezzamento, si possono manifestare disidratazione e altri problemi che possono rendere molto difficile una rimozione efficace dello zinco", spiega la dottoressa Sadie Douglas, nutrizionista di AB Neo.

Test per la carica microbica

Secondo l'azienda, non solo la disponibilità, ma anche la qualità dell'acqua è fondamentale. L'analisi annuale alla fonte è obbligatoria per l'acqua non di rete, non ci sono invece raccomandazioni per l'analisi dell'acqua di rete. Tuttavia, l'azienda invita i produttori a eseguire i test indipendentemente dalla fonte di approvvigionamento, in particolare quando si pianifica la rimozione dello zinco.

"L'analisi in due o più punti dell'unità può aiutare a individuare i punti in cui si può verificare la contaminazione", spiega la dottoressa Douglas. "Alla fonte, l'acqua può avere una carica microbica minima o nulla, mentre all’arrivo all’abbeveratoio la carica microbica potrebbe essere elevata, il che significa che da qualche parte c'è un problema che deve essere risolto. Abbiamo scoperto, ad esempio, che i serbatoi di testa non controllati sono l'ambiente perfetto per la crescita e la riproduzione dei batteri.

"Se nei campioni c'è un'elevata carica microbica, che potrebbe essere l'E. coli, che passa dal serbatoio ai locali, si presenta un problema grave per tutti i suini. Inoltre, tutti i prodotti a base di zucchero che si aggiungono all'acqua, compresi alcuni farmaci, alimentano i batteri presenti, per cui è di fondamentale importanza effettuare campionamenti regolari dell'acqua ed eccellenti protocolli di pulizia".

"Lavoriamo con i nostri clienti e offriamo un servizio di analisi dell'acqua come parte della nostra strategia di rimozione dello zinco; ad oggi sono stati analizzati oltre 100 campioni. Uno degli indicatori analizzati è la conta vitale totale (TVC), che fornisce un'indicazione della carica di tutti i microrganismi (batteri, lieviti, muffe; sia buoni che cattivi) presenti nell'acqua. I nostri risultati hanno dimostrato che nel 38% dei campioni prelevati all’abbeveratoio, i livelli di TVC possono essere considerati molto elevati (superiori a 1000 unità formanti colonie (UFC). È importante utilizzare questi risultati insieme ad altri test, come quelli per la ricerca dei coliformi (gruppo di batteri che comprende l'E. coli), per avere un'indicazione della qualità complessiva dell'acqua"

Mantenere una buona qualità idrica

L'acidificazione dell'acqua può diminuirne il pH e ridurre la proliferazione di agenti patogeni nel sistema idrico; è necessario consultare aziende specializzate per una consulenza. Tuttavia, l'acidificazione dell'acqua può avere ottimi risultati anche in combinazione con l'acidificazione del mangime ed è particolarmente importante quando si rimuove lo zinco dalle diete.

"L'acidificazione favorisce un basso pH nello stomaco dei suini, creando un ambiente sfavorevole alla proliferazione dei patogeni. Inoltre, la digestione delle proteine inizia nello stomaco e richiede un enzima chiamato pepsina, che ha bisogno di un pH basso per attivarsi. Quindi, acidificando l'acqua, possiamo abbassare il pH dello stomaco e migliorare la digestione delle proteine, evitando che le proteine non digerite raggiungano la parte terminale dell’intestino dove batteri come l'E. coli fermenterebbero, causando diarrea", spiega la dottoressa Douglas.

"Sappiamo bene che gli allevamenti sono diversi, che i sistemi idrici variano enormemente e che trattare i problemi può essere difficile, ma non evidenzieremo mai abbastanza l'influenza che la qualità, l'appetibilità e la disponibilità dell'acqua possono avere sul consumo di mangime e sulla conseguente crescita. L'acqua può spesso essere un nutriente trascurato o dato per scontato, ma dovrebbe avere una maggiore priorità nella routine quotidiana, in particolare con l'imminente necessità di rimuovere lo zinco", conclude la dottoressa Douglas.

 

 

 

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